giovedì 10 marzo 2016

10 Marzo 1916

A Verdun le artiglierie martellano le trincee nemiche: duri colpi per il morale delle truppe che vengono demoralizzate prima ancora dell'assalto. più che fuoco di sbarramento somiglia più ad una guerra psicologica.
In città restano pochi uomini, qualche gendarme e vigili del fuoco; nessun civile: Verdun è ormai una città fantasma.
Intanto dopo una lunga contesa non ancora finita i tedeschi riconquistano la foresta di Corbeaux ed il limitrofo Bois-des-Buttes: sono vittorie brevi che costano molte vite e spesso non durano un giorno, è un bilanciamento perfetto di forze che spingono verso il centro annullandosi.
Cannone scandinavo posto sul confine tedesco.
I paesi scandinavi ribadiscono ancora una volta la loro intenzione di restare assolutamente neutrali nel conflitto che sconvolge il mondo; ora le loro posizioni sono diventate anche anti-collaborazioniste viste le sorti del Portogallo che ha "giocato con il fuoco".
Si Riuniscono a Copenhagen i capi di stato dei paesi scandinavi (Svezia, Norvegia e Danimarca) ed il messaggio al mondo è chiaro e lo stesso di mesi prima: La scandinavia non vuole avere a che fare con questa guerra ne ora, ne mai.

mercoledì 9 marzo 2016

9 Marzo 1916

Il 9 Marzo 1016 la pazienza della Germania è finita: i prussiani non possono più accettare gli sfregi che gli vengono mossi giorno dopo giorno dal governo portoghese che continua a sequestrare navi da guerra tedesche su pressione inglese.
Portoghesi si addestrano all'uso della baionetta
Il Portogallo ha teso troppo la corda che infine si è spezzata, la guerra colpisce anche la penisola iberica ma fortunatamente per loro i portoghesi si trovano preparati ed organizzano immediatamente le operazioni a fianco dell'Intesa: viene organizzato un corpo di spedizione in Africa per ottenere benefici dalle colonie tedesche che stavano iniziando a perdere terreno contro inglesi e francesi.
Intanto sul fronte occidentale non smettono di suonare le artiglierie: il punto caldo di tutto il fronte resta Verdun dove tedeschi e francesi combattono per ogni metro di terra con grande dispendio di uomini e mezzi (il 9 marzo il costo di mantenimento delle truppe tedesche a Verdun aveva pareggiato il costo di mantenimento di tutto il resto del fronte occidentale).
Piantina del Forte di Vaux (Verdun)
Durante la giornata i tedeschi tentano ancora di sfondare su Bois-des-Corbeaux ed assatano il forte di Vaux presso Verdun.

Il 9 Marzo 1916 è anche il giorno della firma del trattato di Skyes-Picot tra Francia e Gran Bretagna: il trattato delinea le zone di influenza dei due paesi in Medio Oriente una volta concluso il conflitto; ancora non si sapeva m questo trattato avrebbe sconvolto i precari equilibri del Medio Oriente portando a conflitti interni sociali e religiosi che in seguito hanno portato alla grave situazione di quelle zone, anche ai nostri giorni.

martedì 8 marzo 2016

8 Marzo 1916

Soldati dell'India Britannica a Kut al-Amara
Giornata calda per gli inglesi in Africa ed in Medio Oriente quella dell'8 Marzo.
Il Generale Smuts in Africa orientale continua le operazioni a danno dei tedeschi lungo il confine del Kenya e del Mozambico danneggiando fortemente i tedeschi: un incubo.
Intanto, in Iraq sono ormai tre i mesi di assedio degli ottomani ai danni degli indiani inglesi del Generale Townshend che si trovano ancora barricati all'interno di Kut al-Amara da dicembre, per ora gli alleati non sono ancora riusciti a prestare soccorso a causa di una serie di sfortunati imprevisti e dell'impegno sempre maggiore dei britannici sul fronte occidentale; pochi e poco incisivi sono stati i soccorsi inglesi, che sottovalutando i turchi hanno dato troppo poco peso alla missione che è finita tragicamente.
Mappa delle operazioni in Mesopotamia (1916-1917)
Il Generale Aylmer che comanda le operazioni, dopo tentativi falliti sente la pressione ed il fiato sul collo dello Stato Maggiore britannico che chiede, anzi pretende dei risultati in tempi brevi ed Aymler li accontenta lanciando l'attacco l'8 Marzo; senza rinforzi e forze fresche con soldati feriti e fisicamente provati l'operazione è fallimentare per l'ennesima volta: i turchi difendono bene le posizioni e respingono gli inglesi; il bilancio alla fine della giornata e tragico: 3500 caduti per un nulla di fatto.

lunedì 7 marzo 2016

7 Marzo 1916

Il Primo Ministro Antonio Salandra
Giornata tranquilla nelle trincee europee: i tedeschi avanzano ancora conquistando Fresne ed alcune postazioni tattiche nelle vicinanze, mentre sul Mar Nero i russi avanzano oltre il confine turco ottomano e conquistano Rize: una piccola cittadina situata 67 chilometri ad est di Trebisonda.


Intanto in Italia si lavora al parlamento: il monopolio della camera è in mano al governo Salandra: forse a causa della guerra pochi si sentono in dovere di fare una vera e propria opposizione, ad eccezione dei socialisti che sono gli unici ad ostacolare il governo: semplici trucchetti per far perdere tempo alla maggioranza, interrogazioni parlamentari per avere più informazioni sull'andamento della guerra, azioni nelle strade per far perdere al popolo la fiducia nel governo; ma sono tutti metodi per rallentare la maggioranza, non certo per fermarla.

Salandra vuole far capire che comanda e non risparmia le parole, quindi il 7 marzo conferma le parole del giorno prima, rinnova la sua minaccia: “Se la Camera dovesse proseguire in questo cammino non servirebbe il Paese. Nostro dovere allora sarebbe di proporre alla Corona quei provvedimenti che ritenesse necessari”.

domenica 6 marzo 2016

6 Marzo 1916

Soldati tedeschi assaltano l'altura di Le Mort Homme vicino a Verdun
E' già Marzo inoltrato ma nevica ancora sul confine franco-tedesco; quello del 1916, si scoprirà in seguito, fu uno degli inverni più rigidi del ventesimo secolo.
I tedeschi sono stanziati a ovest della Mosa e continuano a colpire ininterrottamente le difese francesi senza tregua come onde contro gli scogli ed il 7 marzo trovano un varco, ne approfittano e prendono Forges, attaccano anche l'altura di Mort Homme a nord ovest della cittadina, sulla riva sinistra della Mosa è l'ennesimo dei continui attacchi e contrattacchi dei due eserciti: quello che viene conquistato metro per metro con il sangue viene perso dopo poche ore; sono episodi che fiaccano il morale alle truppe di entrambi gli schieramenti e non sono rari episodi di diserzione.
Le fonti ufficiali dichiarano che in quei giorni i tedeschi sono morti al ritmo di uno ogni quarantacinque secondi, e secondo fonti non ufficiali i francesi ad un ritmo ancora più alto: un enorme sacrificio di vite umane per pochi metri di terreno.

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