domenica 1 novembre 2015

1 Novembre 1915

1 NOVEMBRE 1915
L'Italia da poco entrata in guerra deve dimostrare ad alleati ed avversari quanto vale.
le forze si radunano sull'Isonzo dove la guerra infuria con la maggior violenza del fronte italo-austriaco.
Il primo novembre l'offensiva Italiana riprende vigore e si scaglia contro le postazioni austroungariche. 
Sull’Isonzo si avanza a rilento intorno a Zagora e Gorizia, la lotta infuria sul Sabotino e l'avanzata è lenta ma inesorabile lungo tutta la linea del Carso.
la situazione è olto dura per i soldati in trincea, sia Italiani che Austriaci che intendono vendere cara la pelle.
La drammaticità della lotta è ben spiegata in questa lettera del soldato Antonio Ferrara da Plava: 
Quando le fanterie passarono all’attacco, i reticolati nemici non erano stati neppure intaccati dalle artiglierie. Le nostre formidabili formazioni si sono infrante contro il dispositivo difensivo nemico. […] Chiuse tra le trincee e i reticolati, venivano falcidiate dalle mitragliatrici. Entrambe le azioni sono fallite. […] Le nostre perdite sono state alquanto pesanti.”
Intanto nei balcani l’esercito serbo è in ritirata, inseguito lungo la bassa Morava orientale. Gli austro-tedeschi hanno occupato Kragujevac; i bulgari tentano una manovra avvolgente in Kosovo.
Nel frattempo la resistenza serba si concentra sul Passo di Babuna, dove si ripete una sorta di battaglia delle Termopili: 5.000 serbi tratterranno per una settimana sei divisioni nemiche, più o meno 96.000 uomini austriaci.

La Redazione

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