giovedì 10 marzo 2016

10 Marzo 1916

A Verdun le artiglierie martellano le trincee nemiche: duri colpi per il morale delle truppe che vengono demoralizzate prima ancora dell'assalto. più che fuoco di sbarramento somiglia più ad una guerra psicologica.
In città restano pochi uomini, qualche gendarme e vigili del fuoco; nessun civile: Verdun è ormai una città fantasma.
Intanto dopo una lunga contesa non ancora finita i tedeschi riconquistano la foresta di Corbeaux ed il limitrofo Bois-des-Buttes: sono vittorie brevi che costano molte vite e spesso non durano un giorno, è un bilanciamento perfetto di forze che spingono verso il centro annullandosi.
Cannone scandinavo posto sul confine tedesco.
I paesi scandinavi ribadiscono ancora una volta la loro intenzione di restare assolutamente neutrali nel conflitto che sconvolge il mondo; ora le loro posizioni sono diventate anche anti-collaborazioniste viste le sorti del Portogallo che ha "giocato con il fuoco".
Si Riuniscono a Copenhagen i capi di stato dei paesi scandinavi (Svezia, Norvegia e Danimarca) ed il messaggio al mondo è chiaro e lo stesso di mesi prima: La scandinavia non vuole avere a che fare con questa guerra ne ora, ne mai.

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