Inizia una crisi economica nell'europa colpita dalla guerra, in particolare nei rapporti tra Italia ed Inghilterra: il ministro del commercio inglese, in vista della crisi carbonifera dichiara:
L’ipotesi che il tasso dei noli sia una specie di tributo, imposto dagli armatori inglesi al consumatore italiano, è errata e lo dimostrano i dati: dall’agosto del 1915 al gennaio del 1916, 54 navi inglesi trasportarono carbone in Italia, mentre quelle estere furono 209. Non possono essere state le imbarcazioni britanniche a determinare le tariffe ed è assurdo crederlo. […] Sarebbe increscioso se in Italia si avesse quest’impressione sull’Inghilterra, sua alleata, che ha fatto tanto ed è pronta a fare di piùIntanto in Italia si nota un comportamento bizzarro: aumentano esponenzialmente gli acquisti di merci carenti tra i quali carbone e zucchero, ciò mette in difficoltà il governo che ha problemi nelle importazioni.
Si crede che questo aumento degli acquisti fosse da attribuire alla stampa che diffuse un panico generale riguardo i prodotti carenti, di conseguenza vennero assaltate le scorte di questi prodotti in vista di una futura crisi.
La Redazione.