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| Moschetto Vetterli-Vitali mod. 1870/87 | 
Come da
regolamento per l'esercito Nazionale, l'esercito coloniale disponeva di giberne
e bandoliere del tipo regolamentare del Regio Esercito: 
giberne Mod. 77, Mod.
91, Mod. 07, mentre per gli  Spahis
giberne del modello 27, cartucciere Mod. 28 e bandoliere Mod. 97, in
cuoio naturale.
La cavalleria era armata di lancia da cavalleria mod. 1860 con asta in frassino sostituita a bambù e sciabola d'ordinanza da cavalleria mod. 71.
| Carabina austroungarica Stayr-Mannlicher | 
L'armamento per la truppa coloniale
era di tecnologia precedente a quello delle truppe nazionali, ma risultava
comunque molto efficace; nel 1939 le truppe coloniali potevano contare su pochi
esemplari di Carcano mod. 91 (in dotazione quasi esclusivamente alla polizia
coloniale); erano invece armati in gran parte di moschetti Vetterli mod. 1870 e Vetterli-Vitali 1870/87, integrati
dov'era necessario con Steyr-Mannlicher di preda bellica austroungarica.
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| Revolver Camelot-Delevigne mod 1874 | 
I graduati (Sciumbasci e Bulucbasci) ed i zaptiè possedevano, inoltre un revolver francese di tipo Camelot-Delevigne 1874, oppure l'italiano Bodeo mod. 1889 (molto più efficace).
| Revolver Bodeo mod. 1889 | 
Sia truppa
che graduati, di ogni corpo dell'esercito possedevano una daga tradizionale (il Billao (daga) per la Somalia, lo shotel (spada) per Eritrea ed Etiopia e sciabola araba per la Libia), in sostituzione alla baionetta alla cintura.








