Nel centenario della sua morte noi de Il Piave Comandò vogliamo ricordare un personaggio emblematico nel corso della guerra ed anche molto discusso per gli ambienti che in seguito sconfissero l'Austria-Ungheria nel corso della Grande Guerra, tuttavia un grande uomo oltre ad essere anche un buon Padre di famiglia, condottiero e stratega.
Francesco Giuseppe (o Franz Josef) nacque nel Castello di Schönbrunn a Vienna il 18 agosto del 1830, dal padre Francesco Carlo d'Asburgo e la madre Sofia di Baviera.
Fin da piccolo (5 anni) venne incaricato di essere il successore del Trono d'Austria; a 13 anni venne nominato colonnello e prese poi parte ai motti risorgimentali italiani, aiutando il Feldmaresciallo Josef Radetzky nel Veneto.
Quando Vienna era in rivolta il 6 maggio 1848, la sua famiglia si trasferì a Innsbruck e lui venne richiamato a Milano dalla Guerra del risorgimento (non potevano perdere il futuro erede al trono) e lì conobbe Sissi.
Il 18 febbraio del 1853, Janos Libenyi voleva assassinare Francesco Giuseppe per il massacro di un centinaio di ungheresi, impiccati nel settembre del 1849; così, per una disattenzione della scorta, riuscì ad avvicinarsi a lui e nel tentativo di pugnalarlo alla gola, la lama di incastrò in una delle fibbie del colletto. Venne impiccato nella prigione di Simmering nello stesso mese.
Elisabetta "Sissi" di Baviera |
"Sissi" era una personaggio molto importante per Francesco Giuseppe, visto che lei era benvista in Ungheria e in quei momenti e in Ungheria si sentì nell'aria odore di rivolta e di Autonomia.
Durante la Seconda Guerra d'Indipendenza italiana, prese il comando dell'esercito austro-ungarico, degradando e tirando via il Feldmaresciallo Ferencz Gyulai per incompetenza. Ma comunque perdettero lo stesso e quindi, dopo la guerra sanguinosa di Solferino e San Martino, con la Francia (all'insaputa dell'Italia), firmarono l'armistizio di Villa Franca e che garantì la Lombardia all'Italia (che volle insistere anche per il veneto, ma Austria e Francia lo negarono).
Nel 1867, muore il suo fratello minore Massimiliano, nominato nel 1863 governatore del Messico e morto fucilato dai ribelli messicani perché non vollero monarchi stranieri al comando del Messico.
Poi, un'altra tragedia percosse Francesco Giuseppe. Nel 10 settembre 1898, l'anarchico italiano Luigi Lucheni, uccise con una lima, la sua sposa "Sissi" a Ginevra, vestita di nero per il precedente suicidio del suo figlio Rodolfo. Dichiara, arrestato dai passanti e dalle guardie, di aver fatto questo gesto perché anarchico, povero. Amante della classe operaia e il volere della morte dei ricchi.
Poi, la tragedia dell'attentato di Sarajevo il 28 luglio 1914, per la morte di Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero da parte di Gavrilo Princip, irredentista bosniaco e facente parte del gruppo irredentista "Madla Basna" (Giovane Bosnia). Che poi da lì, il mondo entrò nella storia e il suo corso nella Prima Guerra Mondiale....
Nell'atto di firmare la carta per far la Guerra contro la Serbia, Francesco Giuseppe era contrario, ma l'esercito e gli alleati tedeschi convinsero alla firma. Mentre firmò la carta, disse:
"La guerra! Lor signori non sanno cos'è la guerra! Io lo so ... da Solferino!".
Francesco Giuseppe nel feretro |
Nel suo testamento, durante la marcia funebre, non volle la macchina per il trasporto della sua salma, ma volle ancora la carrozza trainata da 8 cavalli neri.
Con un nuovo tipo di imbalsamazione non provata, gli deformò il corpo e da lì non venne più fatta vedere la sua salma al pubblico.
Da lì in poi, Carlo I° d'Austria prese il suo posto per altri 2 anni (da monarchia a repubblica).
Immagini di pubblico donimio grazie a Wikipedia.
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