Armando Diaz nato a Napoli il 5 Dicembre 1861 conosciuto principalmente per essere stato Maresciallo d'Italia.
La sua avventura militare inizia nel 1912 durante la guerra libica dove fu comandante di un reggimento con il quale si distinse a Zanzur, in seguito venne rimpatriato e divenne segretario del gen. A. Pollio.
In seguito ebbe il ruolo di capo di Stato Maggiore dell'esercito che condivise con Luigi Cadorna (1914).
Con lo scoppio della prima guerra mondiale prese le redini del reparto operazioni presso il comando supremo. Nel 1917 diresse con perizia il 33º corpo d'armata sul Carso.
Dopo l'8 nov. 1917, in seguito alla battaglia di Caporetto e il ripiegamento italiano, sostituì il Cadorna nell'ufficio di capo di Stato Maggiore e superò con grande successo la critica fase della stabilizzazione sulla linea Grappa-Piave. Con tenacia ed abnegazione fu in grado di rinsaldare l'esercito che poté prima affrontare vittoriosamente l'urto offensivo austriaco nel giugno 1918 e quindi dar vita all'offensiva finale italiana del 24 ottobre al 3 novembre del 1918.
Dopo la guerra divvenne Senatore dal febbraio 1918, ed in seguito ricevette il collare dell'Ordine della S.S. Annunziata il 4 novembre dello stesso anno.
Morì a Roma il 29 Febbraio 1928 dopo una carica da ministro nel primo governo Mussolini.
La sua avventura militare inizia nel 1912 durante la guerra libica dove fu comandante di un reggimento con il quale si distinse a Zanzur, in seguito venne rimpatriato e divenne segretario del gen. A. Pollio.
In seguito ebbe il ruolo di capo di Stato Maggiore dell'esercito che condivise con Luigi Cadorna (1914).
Generale Armando Diaz |
Dopo l'8 nov. 1917, in seguito alla battaglia di Caporetto e il ripiegamento italiano, sostituì il Cadorna nell'ufficio di capo di Stato Maggiore e superò con grande successo la critica fase della stabilizzazione sulla linea Grappa-Piave. Con tenacia ed abnegazione fu in grado di rinsaldare l'esercito che poté prima affrontare vittoriosamente l'urto offensivo austriaco nel giugno 1918 e quindi dar vita all'offensiva finale italiana del 24 ottobre al 3 novembre del 1918.
Dopo la guerra divvenne Senatore dal febbraio 1918, ed in seguito ricevette il collare dell'Ordine della S.S. Annunziata il 4 novembre dello stesso anno.
Morì a Roma il 29 Febbraio 1928 dopo una carica da ministro nel primo governo Mussolini.
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