venerdì 18 marzo 2016

170 anni fa: Le 5 giornate di Milano

Una sequenza della rivolta
Il 18 Marzo 1848 avevano inizio a Milano le 5 giornate più famose dell'unificazione Italiana, che portarono la città alla liberazione dalle truppe austriache che il 22 Marzo furono costrette ad abbandonare la città.

La guarnigione austriaca in città era poco consistente (8000 uomini) ed era comandata dall'ottantaduenne Josef Radetzky, questo favorì un'ulteriore slancio alla popolazione insorta, certa di creare molti problemi ai pochi austriaci.
Milanesi in rivolta dietro una delle celebri "barricate"
Inoltre, nel settembre 1846 entrava in città, acclamato dalla folla l'arcivescovo carlo Bartolomeo Romilli che sostituiva l'austriaco Kajetan von Gaisruck; questo comportamento scaturì la reazione della polizia austriaca che caricò la folla in piazza uccidendo un milanese e ferendone 4.

Venuti a conoscenza anche a Milano dei moti rivoluzionari calabresi, la tensione nella città esplose nella giornata del 18 marzo quando la popolazione scese in piazza in seguito alla rivolta di Vienna che provocò la caduta di Metternich per chiedere maggiore autonomia e libertà di stampa.
Presto la protesta pacifica si trasformò in rivolta armata in seguito ad alcuni screzi con i soldati austriaci durante la manifestazione.
Iniziavano così le Cinque Giornate di Milano gestite da Carlo Cattaneo e Gabrio Casati.

Nessun commento:

Posta un commento

ARCHIVIO ARTICOLI