mercoledì 18 maggio 2016

18 Maggio 1916

Postazione della Collina 304
Verdun:

C'é un'attacco dei tedeschi verso la Collina 304 e nella foresta di Avocourt, ma va male. I francesi resistono.


Postazione italiana
Zugna Torta:

Gli austriaci attaccano in forza e bisogna retrocedere dal Zugna Torta e Monte Maggio.


Adamello:

Ma se sul fronte vicino a Rovereto (Monte Zugna) ci si ritira, gli italiani occupano dei monti dell'alto Sarca (Riva del Garda) e delle alture vicine all'Adamello.

martedì 17 maggio 2016

17 Maggio 1916

Avocourt si strova a Sinistra centrale di Verdun

I tedeschi sembrano riscattarsi e partono all'attacco a Verdun, verso la foresta vicino ad Avocourt.

I francesi amareggiati, ritornano dentro e sperano di non arretrare più.

Ricordo che tra Verdun e Parigi ci sono 260,50 km di strada e 223,74 km di linea d'aria.

Se i tedeschi sfondano, avrebbero già vinto, con la strada spianata verso Parigi.

Esplosione di una mina.

Vimy Ridge:

I tedeschi, non contenti, fanno una doppietta. Cioé vincono anche contro i Canadesi, facendo prima una galleria di mina.
I tedeschi sono contenti e non vedono l'ora di arrivare a Parigi da nord.



Nel frattempo su tutto il fronte italiano, intanto dal Trentino (dalla Val di Ledro fino al Monte Grappa) gli austro-ungarici si scatenano contro gli italiani.
Per non far mandar rinforzi in soccorso sul fronte del Trentino, gli austro-ungheresi fanno una finta e si scatenano anche sul Carso. Riuscendoci.
Intanto i prigionieri italiani caduti in mano all'Austria-Ungheria sono circa di 6.300.

Il fronte maggiormente colpito dalla Strafexpedition

Per calmare e tranquillizzare i cittadini rimasti nelle fabbriche, il Giornale rilascia questa dichiarazione (probabilmente scritta da funzionari del governo per evitare di scatenare il panico in Patria):

“Questi ripiegamenti sono ragionevoli, spesso necessari. Come un abile schermitore si arretra all’assalto avversario per meglio controbatterlo. Nessuno deve meravigliarsi o scoraggiarsi se i prossimi comunicati annunziassero altri ripiegamenti. […] Avremo modo di dimostrare al mondo che l’Italia non è un paese di imbelli femminette, ma di cittadini calmi e forti, non di impazienti nevrastenici”


lunedì 16 maggio 2016

16 Maggio 1916


Australia New Zeland Army Corps
Assalto degli A.N.Z.A.C. sui turchi vicino al Sinai, nella zona di Bayud.
Solo il giorno successivo usciranno dei vincitori da questo cruento scontro

postazione avanzata sul Zugna Torta

Intanto sul fronte italiano viene fermata l'avanzata austro-ungherese al Zugna Torta, ma non é finita, durerà fino al 25 giugno.


domenica 15 maggio 2016

15 Maggio 1916

Assalto austro-ungarico

É scattata nella mattina la Spedizione punitiva verso l'Italia, convinti che abbiamo tradito la Triplice Allenza con Austria-Ungheria e Germania.

La "Battaglia degli Altipiani" (Da Luserna, Lavarone e Ortigara) ha inizio.
Gli austro-ungarici sfondano da Rovereto, passando per l'Ortigara e finendo verso il Monte Grappa.
In questo settore é più colpito in tutte gli altri con l'artiglieria.
Gli italiani si ritirano a verso sud e si attestano prima della pianura padana e ci riescono. Se non riuscivano a contenere l'Austria-Ungheria, quelli che combattono sul Carso saranno circondati e le truppe di Francesco Giuseppe dilagherebbero in pianura.....


sabato 14 maggio 2016

14 Maggio 1916


Linea tratteggiata massima espansione della Strafexpedition
Linea discontinua partenza e ripiego della Strafexpedition
C'é un gran movimento dietro alle linee Austro/Ungariche (dallo Stelvio a Trieste) e domani ci sarà la famosa offensiva, la Strafexpedition.
Il progetto sarebbe di scatenare sull'Isonzo un tranello per convogliare le truppe italiane e di lasciare indebolito il fronte Trentino. Poi da lì sfondare ed arrivare a Venezia per accerchiare le truppe italiane.

Intanto, nel primo punto di Franz Conrad von Hötzendorf della Spedizione punitiva é un massiccio fuoco di artiglieria per indebolire le linee italiane e l'indomani sferrare l'attacco di fanteria, rattoppate qua e la dell'Impero austro/ungherese, indebolendo ancor di più il fronte con la Russia e dei Balcani verso le nostre trincee.

Gli Alpini nell'Adamello conquistano l'ultimo masso delle Vedrette e il Crozzon di Lares e Fargorida.
E buttano delle basi (famose teste di ponte) sul Crozzon del Diavolo (m. 3015).

Prima dell'attacco, diversi disertori austro-ungarici, sotto interrogatorio informarono della Strafexpedition, ma Cadorna, ancora una volta, negò questo presunto attacco. Si rese contro tardi che invece era verissimo.



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