lunedì 29 febbraio 2016

Francesco Baracca: l'asso degli assi

Nato il 9 maggio 1888 da una famiglia benestante Francesco Baracca studiò nell'Accademia militare di Modena, dove fu ammesso nel 1907 e da cui due anni dopo uscì come sottotenente dell'Arma di Cavalleria del Regio Esercito. Nel 1909 frequentò il corso di specializzazione presso la Scuola di Cavalleria di Pinerolo e l'anno successivo venne assegnato al 2º Reggimento cavalleria "Piemonte Reale" di stanza a Roma.
Francesco Bracca con il suo SPAD S. XIII
Nel 1912 passò in aviazione, che allora era parte dell'esercito. Frequentò i corsi della scuola di pilotaggio a Bétheny in Francia con un Nieuport 10, e il 9 luglio conseguì il brevetto di pilota numero 1037. In seguito ritorna in Italia da un periodo di addestramento a Parigi, nel luglio del 1915 cominciò i voli di pattugliamento e viene affidato alla 70ª Squadriglia, il 7 aprile 1916 otteneva la sua prima vittoria, su un Aviatik biposto. Il suo primo abbattimento venne effettuato sopra il cielo di Gorizia, in seguito per l'azione Baracca venne decorato con la medaglia d'argento al valor militare. La sua prima vittoria fu anche la prima in assoluto dell'aviazione italiana.
Il 1º maggio del 1917 si trasferì alla 91ª Squadriglia, soprannominata "La squadriglia degli assi" perché costituita da grandi assi dell'aviazione scelti da Baracca in persona, l'unità aveva in dotazione il nuovo Nieuport 17 costruito in Italia dalla Macchi. Sul suo aereo in onore alla sua Arma di appartenenza Baracca dipinse il cavallino nero rampante destinato a diventare una delle insegne più cara agli italiani (anni dopo la madre di Baracca consegnò quel simbolo a Enzo Ferrari e gli disse: "Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna").
 Il 15 giugno, con l'abbattimento di altri due aerei, conseguì le sue ultime vittorie, abbattendo per ultimo un caccia Albatros D.III con uno SPAD S.XIII nei pressi di San Biagio di Callalta.
Era la sua vittoria ufficiale numero trentaquattro Mentre i piloti erano impegnati in un'azione di mitragliamento a volo radente sopra Colle Val dell'Acqua, sul Montello, l'asso italiano venne abbattuto. Baracca fu colpito da un biplano austro-ungarico non visto, o visto troppo tardi quando già l'asso era stato colpito dalla prima delle due raffiche sparate dall'osservatore.

domenica 28 febbraio 2016

28 Febbraio 1917

Soldati e operai armati raggiunsero l'isola Vasilevskij dove il 180º Reggimento fanteria Finlandia si unì alla rivolta.
Anche i marinai della flotta del Baltico passarono con i rivoluzionari e il battaglione ciclisti, che resistette, venne sopraffatto e il suo colonnello Balkašin ucciso.

Il generale Nikitin, comandante della Fortezza S.S. Piero e Paolo, riconobbe il nuovo potere. Mentre il generale Chabalov, rifugiatosi nel Palazzo dell'Ammiragliato, venne arrestato insieme con al
Soppressione violenta di una rivolta a Pietrogrado
cuni ministri del vecchio governo e altri dignitari zaristi.


Mentre a Mosca, i rivoluzionari insorgevano e a Pietrogrado la rivoluzione si rafforza. 

Il generale Ivanov, partito dal fronte con la nomina di comandante del distretto militare di Pietrogrado e con l'ordine di soffocare con le armi la rivoluzione, si rese conto di non poter disporre di alcuna forza militare e fu richiamato a Mogilëv.
Le ferrovie passarono sotto il controllo degli insorti e fu impedita la circolazione dei treni fino a 250 chilometri dalla capitale. Lo stesso treno dello zar, partito dal Quartier generale e diretto a Carskoe Selo, venne fermato alla stazione di Malaja Višera e dirottato a Pskov.

28 Febbraio 1916

È il 28 febbraio 1916: gli inglesi organizzano una squadriglia erea con il compito di bombardare i centri industriali tedeschi al fine di sfiancare più velocemente il nemico che, in qualche caso stava già iniziando a perdere terreno; questo lasciava presagire la disfatta della triplice alleanza che avverrà solo due anni più tardi. Uno ddgli esempi della difficoltà tedesca lo si può notare nel settore di Verdun: dopo i primi cinque giorni favorevoli, anche il fronte di Verdun che per i tedeschi era l'unico che stava procedendo davvero secondo i piani inizia a vacillare: i teutonici smettono di avanzare ed i francesi si difendono bene, a metà pomeriggio le perdite tedesche per la prima volta dall'inizio della battaglia eguagliano quelle francesi; è iniziata anche a Verdun la tragica guerra di posizione.
I francesi non avanzano di un passo ma quel giorno festeggiarono perché erano consapevoli che il fronte non sarebbe indietreggiato ulteriormente almeno nelle settimane successive.   
Il Contngente Russo inviato dallo Zar Nicola II per dare man forte sul fronte occidentale arriva a Dairen in Manciuria sul Mar Giallo dove partono alla volta di Marsiglia: viaggio lunghissimo ma unico modo per arrivare in Francia senza passare tra gli imperi centrali.
Soldati Russi in Manciuria


sabato 27 febbraio 2016

27 Febbraio 1917

folla protesta a Pietrogrado
è il 5 giorno della rivolta e viene occupata la fortezza di Pietrogrado.
Rodzjanko mandò diverse richieste allo Zar Nicola II di convocare la Duma (che aveva rinviato ad aprile) e dicendogli che aveva commesso un errore rinviandola; lo Zar non lo ascolta.
Intanto in molte città della Russia avvengono rivolte con spargimenti di sangue.
Nel frattempo si costituisce il comitato provvisorio della Duma con la veloce approvazione della costituzione per stabilizzare la situazione a Pietrogrado e ristabilire in rapporti tra le istituzioni e le persone.
Ribelli arrestano funzionari zarsti
Contemporaneamente i ribelli accerchiarono lo stabile e dentro scoppiò il panico. Nacque il Soviet, che si dotò di un giornale "Izvestija" che, nel suo primo numero indicò il compito fondamentale del soviet "organizzare le forze del popolo popolari e lottare perché siano definitivamente assicurate in Russia le libertà politiche e la sovranità popolare e la completa eliminazione del vecchio regime e la convocazione di un'Assemblea nazionale costituente eletta sulla base del suffragio universale uguale, diretto e segreto".

27 Febbraio 1916

Il 27 Febbraio 1916 l'esercito austroungarico conquista la città di Durazzo e le forze dell'Intesa, per la maggior parte italiani ed inglesi si ritirano verso la Puglia.
Navi austroungariche al largo di Durazzo
La stampa italiana minimizza la situazione facendo credere che fosse stata una manovra premeditata.
I giornali di quel giorno in Italia, Francia e d'Inghilterra titolavano così: “Durazzo rappresentava solo un punto d’appoggio per soccorrere serbi e montenegrini, un obiettivo transitorio. Il suo abbandono era perfettamente logico e previsto da tempo nel nostro piano. […] Nessuno a conoscenza della situazione strategica avrebbe potuto mai pensare alla difesa di una città e di un porto privi di valore militare”.
Intanto sul fronte orientale i Russi avanzano in Persia conquistando Kermanshah.
Intanto a Verdun i Francesi tentano di riconquistare Fort Douaumont ma senza risultati, la difesa francese però, nel resto del settore funziona ed anche i tedeschi stentano, per la prima volta dall'inizio della battaglia di avanzare.

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