lunedì 28 marzo 2016

28 Marzo 1916

Si conclude nel pomeriggio del 28 Marzo la conferenza dei vertici dell'intesa, migliaia di giornalisti si accalcano sui primi ministri e sugli ambasciatori in uscita dal Quai d'Orsay, sperando di strappare qualche informazione circa la conferenza appena terminata,
Tuttavia la conferenza, per l'incolumità dei piani stabiliti resta segreta: nessuno può garantire che tra quel nugolo di giornalisti non ci sia qualche spia tedesca o austro-ungarica.
Le informazioni concesse dai capi di stato sono piuttosto scontate e banali: informazioni che non possono rivelarsi pericolose se divulgate; il vero O.D.G. della conferenza rimane un mistero per i giornalisti e la stampa.
La conferenza in corso: a destra in secondo e terzo piano vediamo Salandra e Sonnino
(credits: Wikipedia.org)

Solo un'informazione (mai confermata e mai smentita) riesce a sfuggire al clima segreto della conferenza, e non è sicuramente tra le più rassicuranti: si parla di uffici internazionali con il compito di censurare eventuali informazioni negative sull'andamento della guerra e per evitare di far trapelare il numero di caduti sul fronte anche di altre nazioni dell'Intesa, con l'obiettivo di mantenere questi dati segreti negli archivi governativi.

Vista l'assoluta segretezza della conferenza i giornali danno spazio a notizie banali, spacciandole per assolute novità deliberate il giorno stesso durante il meeting.

Si parla di un'unità economica per i Paesi in difficoltà sul fronte, viene confermata l'idea del "fronte unico" grazie al quale le truppe potevano subire cambi di postazione non solo sul fronte del loro paese ma anche sugli altri, garantendo in questo modo un ricambio più veloce di forze fresche.

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