martedì 24 maggio 2016

24 Maggio 1916

Il forte Douaumont danneggiato dopo una battaglia.
Nella giornata del 24 Maggio 1916, un anno esatto dall'entrata in guerra dell'Italia, si registrano scontri degni di nota solo sul fronte occidentale.

I tedeschi avanzano e conquistano molto terreno e postazioni importanti: conquistano Cumières e rioccupano il forte di Douaumont.

I tedeschi tornano finalmente a brindare ed ai francesi non resta che guardare da lontano i prussiani che per l'ennesima volta issano la loro bandiera su Fort Douaumont o su quello che ne resta.

Cumières é in poisizione centrale a dx.

Intanto in Italia esattamente nel primo anniversario dell'entrata in guerra, il Re Guerriero Vittorio Emanuele III per ribadire la sua vicinanza ai soldati scrive un breve discorso rivolto agli uomini che stanno combattendo al fronte.

“Soldati di terra e di mare! Or fa un anno, rispondendo con entusiasmo all’appello della Patria, scendeste in campo a combattere il secolare nostro nemico, per il compimento delle rivendicazioni nazionali. Dopo aver superato difficoltà di ogni natura, avete lottato e vinto con l’ideale d’Italia nel cuore. Il Paese orgoglioso e grato vi sorregge nell’arduo compito”.

lunedì 23 maggio 2016

23 Maggio 1916


Fronte intorno a Verdun
Sul fronte occidentale, a Verdun i tedeschi partono in contro piede verso la linea tra Thiaumont e Douaumont e nella zona tra Cumieres.

Riusciendo nell'impresa, i tedeschi possono festeggiare; la stampa tedesca rincara la dose e promette ai sudditi di Guglielmo II che entro pochi giorni saranno a Parigi (a circa 250 Km dal fronte). 

Intanto i francesi per quello che possono iniziano a sgomberare i quartieri più periferici di Parigi utilizzando la scusa di un'imminente alluvione per non far cadere nel panico l'intero Paese; ed iniziano a creare conche trappole trincee e linee di filo spinato come prevenzione di eventuali attacchi alla capitale.



L'Astico e il Brenta sono 2 fiumi
Brutto momento stanno vivendo invece gli italiani: la Strafexpedition sembra riuscire e tra il Brenta, l'Astico il Regio Esercito italiano è costretto a ritirarsi per lunghi tratti.

Ad esclusione di Passo Buole, tra Valle dell'Adige e Vallarsa; località conosciuta come "le Termopili d'Italia", per l'attacco austro-ungarico ai danni del Regno d'Italia.

Passo Buole é sotto al Monte Zugna
Lo schieramento Austro-ungarico comprende i il 3° Reggimento Landesschutzen, scatenatosi per ben 3 volte contro la Brigata Sicilia, poi dalla Brigata Taro ed infine fermati a dovere dalla Brigata Padova, giunta di rinforzo alle 2 Brigate, che venivano sopraffatte dalla violenza dell'attacco.
Se la Brigata Padova non fosse andata a prestare rinforzi, i soldati asburgici avrebbero avuto la porta aperta per dilagare in pianura.

domenica 22 maggio 2016

22 Maggio 1916

Cartina del Forte Douaumont
A Verdun, dopo aver dato ai tedeschi un po di terreno, i francesi contro-attaccano e prendono le postazioni tedesche vicino al Forte Douaumont.
I tedeschi si devono ritirarsi a malincuore.



Intanto sul fronte italo-austriaco sul Monte Grappa gli italiani ripiegano sulla Cima Portule con perdite non ancora chiarite, ma su altri parti del fronte riescono con grande sforzo e sacrificio a tenere testa all'avversario.






Cima Portule e dintorni con targa commemorativa/cronologico del posto.
Differenza di ulitizzo della postazione dei 2 schieramenti.

sabato 21 maggio 2016

21 Maggio 1916


Sul fronte italo-austroungarico i fanti italiani non riescono ad avanzare, la Strafexpedition é forte.
Gli austroungarici prendono l'Armentera (a sud di Borgo Valsugana-TN) e avanzano verso Bassano del Grappa a valle.

Armentera con Borgo e Roncegno

venerdì 20 maggio 2016

20 Maggio 1916

La Collina 295 si trova sotto a Mort Homme
Verdun:

I tedeschi attaccano i francesi a Mort Homme, e in seguito prenderanno la cima della Collina 295.
Sembra  che i tedeschi abbiano ingranato per loro fortuna. Ma contro gli inglesi si fatica e vengono perse delle posizioni insignificanti a Vimy Ridge.


Cima Sief in proporsione al Col di Lana
Inizia il secondo passo della Strafexpedition austroungarica contro gli italiani, che si vedono costretti a ripiegare su vecchie linee sull'Altipiano di Asiago.
Ma in Cadore, l'11° Corpo d'Armata prende una cima non proprio strategica, ma molto importante, il Dente del Sief.


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