domenica 8 maggio 2016

8 Maggio 1916


Foto commemorativa dell'A.N.Z.A.C. in Francia


L'offensiva tedesca cessa a Verdun. I tedeschi vengono cacciati via definitivamente (per adesso) dalla Quota 304. 

I francesi si sono organizzati e hanno in qualche modo respinto l'assalto e ripreso quello che 3-4 giorni prima era nelle loro mani.

Con gioia, si apprende che sono arrivati di rinforzo i neo-zelandesi e australiani al confine franco-tedesco. 

La famosa Anzac, combattè prima a Gallipoli (tipo D-Day della WWI) ma venne evacuata a causa della sconfitta contro i turchi. 

L'Australia and New Zeland Army Company, tradotta in italiano significa: Corpo d'Armata dell'Australia e Nuova Zelanda.

Questi soldati (i neo-zelandesi, gli australiani, gli indiani) non erano considerati alla pari e venivano sacrificati prima dei cittadini francesi e inglesi. 

sabato 7 maggio 2016

7 Maggio 1916


a Verdun, in Francia i tedeschi reagiscono e conquistano dei territori, tra cui la Collina 304 (Hill 304) e occupano le prime linee francesi tra i forti Haudremont e Douaumont.


Mentre i tedeschi brindano per le vittorie, i francesi tornano con la coda fra le gambe e disperati; sembra di essere ritornati a Marzo, quando perdevano sempre terreno, ed i sacrifici degli ultimi mesi sembrano risultati vani.


Mappa di Verdun e dintorni

venerdì 6 maggio 2016

6 Maggio 1916


Poche notizie oggi dalla Grande Guerra, da segnalare solo il fronte orientale.
I russi, se non possono competere contro i tedeschi, se la giocano ad armi pari con l'Austria-Ungheria ma contro gli Ottomani, sono praticamente imbattibili.
I russi entrano a Serin el Kerind (Persia) con facilità e i turchi devono retrocedere in nuove posizioni, trincerarsi e fortificarsi.


Serin el Kerindsi si trova sulla linea vicino e a Sud-Ovest di Mush.

giovedì 5 maggio 2016

5 Maggio 1916

I Tedeschi lanciano una violenta offensiva alla collina 304, i francesi sono convinti di poter respingere tranquillamente i tedeschi da Verdun viste le piccole vittorie dei giorni precedenti, ma si sbagliano di grosso.
Colonna di rifornimenti tedesca in marcia
verso la linea Maginot ( Fronte Occidentale).

Mentre i giornali francesi parano già della liberazione di Verdun i tedeschi avanzano ancora inesorabilmente spazzando via i piccoli e sguarniti avamposti francesi piazzati solo da poche ore.

La loro tecnica è sempre la stessa ma sembra funzionare pesante bombardamento nei giorni precedenti per stremare il nemico e fare quanti più danni possibili e poi l'attacco della fanteria, sempre con il bel tempo; i tedeschi diffidavano (giustamente) dall'attaccare con condizioni atmosferiche avverse.


Sul fronte orientale non ci sono eventi di particolare rilevanza ma si continua a combattere dalle trincee senza sosta; alcune posizioni vengono conquistate dalla Germania sul fronte russo ma subito riprese dagli uomini dello Zar; la Germania approfitta del momento di stallo e migliora le proprie vie di comunicazione: una carta potenzialmente vincente per una guerra di posizione che richiede un costante e rapido rifornimento di milioni di soldati.

mercoledì 4 maggio 2016

4 Maggio 1916


A Verdun i tedeschi, nella mattinata del 04 maggio, incominciano ad attaccare la Quota 304.
Il 05 maggio, la occupano parzialmente.

La Quota 304, notate i materiali di fortuna utilizzati nella costruzione
provvisoria di trincee e camminamenti.
In questi casi, parlando della guerra di trincea, non si hanno tanti eventi da segnalare.

Essendo una guerra di posizione, anche se si scatena una battaglia violenta si é sempre inchiodati sulla stessa posizione. 

Come abbiamo visto, il fronte occidentale, dopo che i tedeschi sono arrivati oltre il confine di stato, si bloccano e non riescono a sfondare il fronte nemico.

Un'ottimo sistema é trincerarsi con materiali di recupero (come mostra la foto sotto con i fanti francesi). Poi con l'arrivo dei rinforzi, munizioni e attrezzature, si gettano delle basi per una nuova battaglia. Richiede del tempo, anche prezioso.


Intanto, vicino alle coste dello Schleswig (Danimanca/Mare del Nord), la marina inglese distrugge un Zeppelin (L7).


L'aereo di Baracca. Nonostante fosse affidabile, anche l'asso italiano
si lamentava dei problemi in volo
Dall'altra parte d'Europa gli aeroplani austro-ungarici volano e bombardano varie postazioni dal Friuli all'Emilia, cercando di abbattere qualche ponte fondamentale che serve all'approvvigionamento di materiale e munizioni italiane.

D'altro canto, gli italiani attaccano coi dirigibili il campo di aviazione austro-ungarico di Aisovizza (vicino a Gorizia).

Di solito, quando si parla di aviazione, non si fa tanto caso alla Prima Guerra Mondiale, ma lì ha avuto la maggior diffusione. Dall'inizio conflitto, in tutto il mondo ci contavano circa 250 aerei. Dopo alla fine del conflitto, oltre 2.000.000.

Pensate che all'inizio l'aereo non era ben visto. Portavi poco materiale, persone e attrezzature rispetto ad un dirigibile e la sua velocità massima era di 130 Km.

Tanto poco per farlo restare "a galla" e con un forte vento era molto probabile perdere il controllo del velivolo

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