lunedì 25 aprile 2016

25 Aprile 1916


Antiaerea in allerta coi Zeppelin in agguato
Un'altro assalto degli Zeppelin tedeschi nel Kent e su Essex. Ma se la cavano in tutto con un morto e una decina di feriti. 

Ma il terrore aleggia nell'aria, la preoccupazione e il terrore sono in aumento su ogni cittadino britannico ogni giorno, ogni notte e ogni ora.

Fronte Greco-Bulgaro
Non contenti del risultato, i tedeschi fanno un'altro passaggio e attaccano coi bombardieri Great, Yarmouth e Lowestoft con 4 morti e 19 feriti.



Intanto in Grecia, ci sono piccoli combattimenti tra greci (sostenuti dalla Triplice Intesa)  e bulgari (sostenuti dalla Triplice Alleanza) nel settore di Gevgeli, vicino a Salonicco.


domenica 24 aprile 2016

24 Aprile 1916


Le regioni coinvolte agli Zeppelin, l'area grigia
é la regione dove é collocata Cambridge
Ritorna il terrore in Inghilterra, gli Zeppelin tornano a farsi sentire e le sirene anti-aeree suonano.
Sono avvistati vicino alle coste delle regioni del Norfolk e Suffolk, bagnate dalle gelide acque del Mare del Nord. Il bilancio per fortuna é al minimo con 1 morto e 1 ferito, ma ritorna la paura che 1 mese fa circa ha lasciato gli inglesi.


Nave tedesca colpita dal raid inglese
Poi giunge un'altra notizia, dei bombardamenti aerei su Dover che si trova nel Canale della Manica davanti alle coste francesi. Infastidisce la popolazione, ma qua il danno sia materiale e psicologico é pressoché nullo.

Gli Inglesi questa volta non ci stanno, e per ripicca scatenano le navi di Sua Maestà Britannica iniziando, sulle coste del Belgio, un bombardamento di sbarramento per i giorni avvenire.


sabato 23 aprile 2016

23 Aprile 1916

Tipo di bombardiere della WWI°


La mattina de 23 Aprile 1916, in una tricea tedesca avreste sicuramente udito queste parole:
-"Cos'é questo rombo fastidioso?"-"Quale rombo, non sento niente!"-"Adesso é più forte, non senti?" -"Adesso si, prendo il binocolo, Ehi, ma c'é qualcosa laggiù. É da dove proviene il rumore!"LA SIRENA ANTI-AEREA, SUONA.
-"Aerei ingl..."

In mattinata presto, dei idrovolanti con funzione di bombardiere, bombardano le coste belghe e anche l'aerodromo di Mariakerke.

Intanto, a terra intorno a Verdun i tedeschi vogliono recuperare invano la postazione strategica di Le Mort Homme.

In Mesopotamia la situazione si fa più critica del solito per i soldati anglo-indiani a Kut Al-Amara: i rifornimenti sono finiti, resta solo l'acqua; i cavalli dei soldati a cavallo sono stati tutti macellati e rimangono solo due vitelli da poter mangiare.
Vengono uccisi come ultima risorsa ma alcuni uomini non possono mangiarli per motivi religiosi: moriranno nel sonno la notte stessa.
Gli altri sopravvivono come possono ma se gli inglesi non riescono a sfondare l'assedio ottomano entro poche ore sarà stato tutto vano.

venerdì 22 aprile 2016

22 Aprile 1916

Deportati francesi in miniera in Germania


Sui fronti europei niente di importante da segnalare: qualche colpo d'artiglieria qua e la lungo il confine franco-tedesco e qualche postazione rubata da entrambi gli schieramenti.


I tedeschi però, nonostante l'insolita calma nelle trincee, compiono dei rastrellamenti a Lille e dintorni per trovare dei lavoratori per le miniere di ferro dell'Alzazia e della Lorena, nelle quali il personale è carente.


Già alle tre di notte iniziano il rastrellamento, catturando in tutto circa 25.000 persone (donne e bambine e/o chiunque sia in grado di lavorare) che vengono deportati a gruppi di 2.000 persone a notte, per non rendersi visibili agli occhi degli anglo-francesi.




giovedì 21 aprile 2016

21 Aprile 1916

Piantina di Verdun e dintorni

Intorno a Verdun infuria la battaglia, i francesi attaccano in massa contro i tedeschi che esausti, si ritirano da Le Mort Homme, dal forte di Vaux e dal Bois de Caillet.

Anche gli inglesi prendono iniziativa e conquistano Langemark e Ypres.
Immagine della zona del Carso


Intanto, sul fronte italo-austriaco, gli Italiani respingono delle squadre austro-ungariche sul Monte Nero, Slerme, Mrzli e dintorni: volevano far saltare a colpi di bombe a mano delle nostre postazioni, ma vengono respinti grazie a dei fulminei contrattacchi italiani.

Delle squadriglie di "Caproni" bombardano con bombe a mano e mine a Trieste, riuscendo nell'impresa eroica e a ritornare tutti illesi nell'aeroporto di provenienza.

Sul fronte del Trentino, sporadici colpi di artiglieria e qualche disertore austro-ungarico che viene  catturato senza reagire al fuoco nemico, perchè dicono voler finire la guerra subito.

           

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