venerdì 22 aprile 2016

22 Aprile 1916

Deportati francesi in miniera in Germania


Sui fronti europei niente di importante da segnalare: qualche colpo d'artiglieria qua e la lungo il confine franco-tedesco e qualche postazione rubata da entrambi gli schieramenti.


I tedeschi però, nonostante l'insolita calma nelle trincee, compiono dei rastrellamenti a Lille e dintorni per trovare dei lavoratori per le miniere di ferro dell'Alzazia e della Lorena, nelle quali il personale è carente.


Già alle tre di notte iniziano il rastrellamento, catturando in tutto circa 25.000 persone (donne e bambine e/o chiunque sia in grado di lavorare) che vengono deportati a gruppi di 2.000 persone a notte, per non rendersi visibili agli occhi degli anglo-francesi.




giovedì 21 aprile 2016

21 Aprile 1916

Piantina di Verdun e dintorni

Intorno a Verdun infuria la battaglia, i francesi attaccano in massa contro i tedeschi che esausti, si ritirano da Le Mort Homme, dal forte di Vaux e dal Bois de Caillet.

Anche gli inglesi prendono iniziativa e conquistano Langemark e Ypres.
Immagine della zona del Carso


Intanto, sul fronte italo-austriaco, gli Italiani respingono delle squadre austro-ungariche sul Monte Nero, Slerme, Mrzli e dintorni: volevano far saltare a colpi di bombe a mano delle nostre postazioni, ma vengono respinti grazie a dei fulminei contrattacchi italiani.

Delle squadriglie di "Caproni" bombardano con bombe a mano e mine a Trieste, riuscendo nell'impresa eroica e a ritornare tutti illesi nell'aeroporto di provenienza.

Sul fronte del Trentino, sporadici colpi di artiglieria e qualche disertore austro-ungarico che viene  catturato senza reagire al fuoco nemico, perchè dicono voler finire la guerra subito.

           

mercoledì 20 aprile 2016

20 Aprile 1916

Truppe russe a Marsiglia

I francesi vedendo l'attacco tedesco cessare, colgono l'occasione e riconquistano dei terreni vicino  a Le Mort Homme e a sud di Douaumont; i tedeschi sono costretti a ritirarsi.

Alcuni organi della stampa europea dichiarano di aver scorto dei cosacchi a Marsiglia: evento alquanto improbabile ma vero: i russi, alleati della Francia, hanno inviato un contingente a supporto del fronte occidentale. 

I marsigliesi increduli scendono in piazza per seguire l'evento: ci sono le autorità politiche e militari. Non appena i russi mettono piede sul suolo francese, la banda militare suona prima l'inno imperiale russo e poi la Marsigliese.

Il Generale francese Joseph Joffrè, dichiara:

"La nostra fedele alleata Russia ha voluto dare alla Francia un nuovo pegno della sua amicizia, un’ulteriore fulgida prova della sua devozione alla causa comune. Soldati russi tra i più valorosi vengono a combattere nelle nostre file. Voi li accoglierete come fratelli”.
Truppe russe a Bitlis


Intanto in Asia i turchi sono sopraffatti dai russi. 

Lo Zar conquista terreno nelle regioni di Bitlis (Caucaso). Pesanti sono le perdite da parte dei turchi.


martedì 19 aprile 2016

19 Aprile 1916

I crateri nelle mani dei tedeschi.

I tedeschi provano una nuova tattica che consiste in un diversivo ed in un aggiramento su tutto il fronte.

Nonostante i buoni propositi si devono accontentare ancora dei soliti 2 crateri a St'Elooi, strappati dalla mano degli inglesi e qualche posizione a Ypres.

Da quel giorno nacque il detto tedesco "Ne ho due crateri" con significato analogo al nostro più esplicito detto.
Postazione francese a Les Eparges

Invece a Les Eparges si contano 3 attacchi tedeschi contro i francesi.

I francesi sono convinti che visto l'andamento degli ultimi attacchi tedeschi, questi si siano indeboliti sempre di più, quindi provano a fermarli: Hnno successo ma i tedeschi vendono cara la pelle e si portano via altrettanti soldati fancesi. Il morale francese sta tornando lentamente ai livelli "pre-Verdun".

Ma é presto per cantare vittoria e velocemente, si lavora alle postazioni indebolite dagli attacchi tedeschi.


lunedì 18 aprile 2016

18 Aprile 1916


Punto dove é situata Trebisonda

Sul fronte russo-ottmano c'é soltanto da segnalare l'attacco Russo sui Turchi a Trebisonda che riesce; 

adesso le truppe dello Zar possono essere rifornite tramite questo porto strategico.Seta.



Localizzazione del Col di Lana
Sul fronte Italiano, in Val di Fiemme gli italiani cercano un punto debole nelle difese austroungariche; 
il 18 Aprile 1916 un'esplosione provoca 150 vittime tra le file austriache:

per 4 mesi gli italiani hanno scavato una galleria per minare il Col di Lana e alle ore 23:35 di cento anni fa fecero saltare la cima, e come un'eruzione vulcanica, la montagna franò dividendosi in due emisferi. 


Esplosione di Mina
Gli Italiani, ne approfittarono per assaltarla e conquistarla e fecero dei prigionieri (quelli fortunati che scamparono dalla morte).

Il cratere é delle dimensione di: 30x55x12 metri.

Da quel giorno in avanti, il Col di Lana prese il nome di Col del Sangue in ricordo del drammatico evento.


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